Primi segnali di sordità negli adulti: quali suoni perdo prima?
Primi segnali di sordità negli adulti: quali suoni perdo prima?

Primi segnali di sordità negli adulti.
L'audioprotesista di Otoplus Matteo Zambrini spiega quali suoni si perdono prima e quali sono i sintomi e le cause più comuni di una perdita di udito.


I sintomi di una calo di udito sono spesso ignorati e capita ancora oggi che persone che si recano a fare un controllo dell’udito riferiscano di averlo fatto perché “gli altri” dicono loro che sono “sordi”, ma a loro sembra di sentire bene. Prima di capire il motivo per cui accade questo è necessario sottolineare che la perdita di udito può avvenire per diversi motivi e in diverse modalità.

Le cause più comuni di perdita di udito sono:
• invecchiamento,
• patologie a carico dell’orecchio,
• esposizione a rumore,
• ereditarietà,
• traumi,
• farmaci ototossici.
I modi in cui si manifesta una perdita di udito sono essenzialmente due:
• perdita graduale,
• perdita improvvisa.

Con quali modalità il nostro udito si indebolisce?
Nel caso di un calo di udito improvviso la sintomatologia è sempre riconosciuta dall’individuo, ma talvolta è sottovalutata. Il modo corretto di affrontarlo è invece quello di rivolgersi immediatamente a un medico perché potrebbe essere dovuto a una semplice ostruzione da cerume, come potrebbe invece essere una cosiddetta “sordità improvvisa”. Quest’ultima ha bisogno di essere trattata da uno specialista il prima possibile, poiché altrimenti potrebbe lasciare dei danni irreversibili al nostro udito.
Molto più diffuso e sottovalutato è l’indebolimento graduale della funzionalità uditiva; infatti, stando alle ultime stime dell’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità, 1 individuo su 3 con più di 60 anni e circa 2 su 3 sopra gli 85 anni sono affetti da un calo di udito, detto “ipoacusia”: in Italia sono oltre 7 milioni gli ipoacusici.
Nell’adulto la ridotta sensibilità uditiva dovuta ad una perdita graduale viene chiamata solitamente “presbiacusia”. Questa, come si diceva all’inizio, è spesso ignorata e il motivo risiede nel fatto che è un fenomeno caratterizzato da qualcosa che si perde e non da qualcosa che si percepisce. I pazienti non se ne accorgono, mentre lo notano conviventi o conoscenti.
La perdita uditiva coinvolge inizialmente le alte frequenze, con conseguenti difficoltà a percepire il parlato in ambienti rumorosi o riverberanti. Essa si estende quindi alle frequenze medio-alte, rendendo difficoltosa la percezione delle consonanti (t, p. f, s, k, c) e di conseguenza quella del parlato, anche in ambienti comuni. I pazienti dichiarano di ‘sentire’ ma di ‘non capire’ le parole. Questo problema si verifica, in particolare, in condizioni di ascolto difficili come nei casi in cui sia presente rumore di sottofondo, in locali molto riverberanti o quando più persone parlano contemporaneamente.

I sintomi che più di frequente si riscontrano in una persona affetta da una perdita uditiva sono:
• Avere difficoltà a comprendere le conversazioni in ambienti rumorosi
• Chiedere di ripetere
• Avere difficoltà a comprendere le voci femminili o quelle dei bambini
• Non sentire suonare i telefoni o i campanelli
• Sentirsi dire dagli altri “hai problemi di udito”
• Alzare il volume della TV a livelli che disturbano chi ti è vicino
• Pensare che gli altri parlino sottovoce e che si mangino le parole
• Dover guardare il volto degli altri per essere in grado di capire quello che dicono
• Avere notato che sono spariti suoni come il cinguettio degli uccelli, il ticchettio degli orologi, il rumore dei passi

Il consiglio è quello di rivolgersi a un medico qualora si riscontrino uno o più sintomi di quelli sopra riportati e di effettuare un controllo dell’udito periodico poiché “la presbiacusia” è solitamente ingravescente. Numerosi studi hanno dimostrato come Il progressivo declino della funzione uditiva porti il paziente a isolarsi e ad evitare tutte quelle situazioni comunicative fonte d’imbarazzo o di senso di estraneità. Inoltre più di recente è stato dimostrato che alla “presbiacusia” sono strettamente associati anche disturbi cognitivi, che includono il disturbo di memoria, il disturbo di attenzione, il disturbo di comprensione verbale.
Per questi motivi è necessario rivolgersi ad “uno specialista dell’udito” appena si avvertano i primi segnali di possibile perdita di udito.